C-138/2016 - Abteilung III - Assicurazione per l'invalidità (altro) - Assicurazione per l'invalidità, rendita di invalid...
Karar Dilini Çevir:
C-138/2016 - Abteilung III - Assicurazione per l'invalidità (altro) - Assicurazione per l'invalidità, rendita di invalid...
B u n d e s v e rw a l t u ng s g e r i ch t
T r i b u n a l ad m i n i s t r a t i f f éd é r a l
T r i b u n a l e am m in i s t r a t i vo f e d e r a l e
T r i b u n a l ad m i n i s t r a t i v fe d e r a l








Corte III
C-138/2016



Sen t en z a d e l 1 ° g i u g no 2 0 1 6
Composizione

Giudici Vito Valenti (presidente del collegio),
Michael Peterli, Caroline Bissegger,
cancelliera Anna Röthlisberger.



Parti

A._______,
rappresentata dal Patronato INAS,
ricorrente,



contro


Ufficio dell'assicurazione per l'invalidità per gli
assicurati residenti all'estero (UAIE),
Avenue Edmond-Vaucher 18, casella postale 3100,
1211 Ginevra 2,
autorità inferiore.




Oggetto

Assicurazione per l'invalidità (rendita di invalidità; rendita li-
mitata nel tempo [decisione del 23 novembre 2015]).



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Ritenuto in fatto e considerato in diritto:
1.
A._______, cittadina italiana, coniugata con due figli, nata il (…) 1965, ha
lavorato in Svizzera dal 1981, da ultimo in qualità di stiratrice dal 4 maggio
2009, solvendo (a partire dal 1983) contributi all'assicurazione svizzera per
la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità (doc. 2, 3, 13 e 15 dell’incarto
dell’UAIE, doc. A 2, 3, 13 e 15). È stata ricoverata in ospedale dal 2 al 3
gennaio 2014, senza però che venisse posta una chiara diagnosi del ma-
lessere (doc. A 2; doc. 33, 34 e 36 dell’incarto della Cassa malati, doc. B
33, 34 e 36). Ha interrotto l'attività lavorativa il 14 marzo 2014 e ha alternato
periodi d’incapacità lavorativa variabili da totale (100%) a parziale (50%),
percependo indennità giornaliere (doc. A 2, 4, 10, 11, 15, 32 e 37; doc. B
13, 26 e 35). Il 29 luglio 2014, ha formulato una richiesta volta all'otteni-
mento di prestazioni dell'assicurazione svizzera per l'invalidità (doc. A 2,
formulario pervenuto all’Ufficio AI-B._______ il 6 agosto 2014 [doc. A 6]).
2.
2.1 Ai fini dell’istruttoria necessaria, l’autorità inferiore ha richiamato agli
atti l’incarto dell’assicurazione malattia contenente delle perizie mediche
già riguardanti l’interessata, in particolare:
 la perizia del 18 luglio 2014 del dott. C._______, specialista FMH
medicina interna, medico di fiducia SGV/SSMC/SSMF, eseguita su
incarico dell’assicuratore malattia (doc. B 33). Il perito ha posto la
diagnosi di sintomatologia dolorosa lombosacrale associata a do-
lenzia nella regione inguinale sinistra persistente da inizio 2014, di
natura non chiara, la quale ha influenzato la capacità lavorativa in
maniera alterna tra il 50% ed il 100%. Il perito ha pure segnalato
quale diagnosi senza influenza sulla capacità lavorativa una sin-
drome infiammatoria, con stato febbrile in gennaio 2014, di natura
non chiara, il tabagismo cronico persistente, lo stato dopo cisto-
pessi e TVT nel 2012 e lo stato dopo intervento operatorio per vene
varicose avvenuto 17 anni prima (doc. B 33 pagg. 6 e segg.). Ha
altresì consigliato l’effettuazione di una perizia reumatologica al fine
di valutare in maniera dettagliata i limiti funzionali e di carico dell’in-
teressata (doc. B 33 pag. 8);
 la perizia reumatologica del 6 agosto 2014 del dott. D._______,
FMH medicina interna, perito certificato SIM, eseguita su incarico
dell’assicuratore malattia (doc. B 34). Il perito ha posto la diagnosi
con influsso sulla capacità lavorativa di “coxalgia sinistra ricorrente
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su minime alterazioni degenerative, sbilancio muscolare, impor-
tante antiversione del bacino, esiti di inserzionite sulle porzioni cra-
niali dei grandi troncanteri femorali soprattutto a sinistra entesopa-
tia calcifica in sede dei grandi trocanteri femorali” e di “lombalgia
ricorrente su minime alterazioni degenerative, alterazioni della sta-
tica (alterazioni osteofitiche su emisacralizzazione sinistra di L5)”.
Quale diagnosi senza influsso sulla capacità lavorativa ha indicato
uno stato infiammatorio di incerta interpretazione nel gennaio 2014,
lo stato dopo cistopessi e TVT nel 2012 e lo stato dopo varicectomia
arti inferiori (doc. B 34 pagg. 5 e 6). Ha specificato i periodi di inca-
pacità lavorativa dal profilo medico teorico a decorrere dal 14 marzo
2014 e rilevato che, “salvo complicazioni”, una capacità lavorativa
totale è esigibile nell’ultima attività svolta a decorrere dal 15 settem-
bre 2014. In attività sostitutiva adeguata rispettosa dei limiti funzio-
nali, l’interessata era da ritenersi abile in misura totale dalla “data
odierna”, ossia dal 6 agosto 2014 (data della redazione della peri-
zia). Il perito ha segnalato di ritenere eventualmente opportuna una
rivalutazione dello stato di salute dell’interessata avente per scopo
la verifica dei limiti funzionali suscettibili di giustificare un’incapacità
lavorativa oltre il 15 settembre 2014 (doc. B 34 pag. 7).
2.2 Come preannunciato, il dott. D._______, ha proceduto a rivalutare il
caso dal profilo reumatologico (cfr. rapporto peritale del 10 novembre 2014
[doc. B 36]). Il perito ha constatato un peggioramento nella deambulazione,
la quale risulta compromessa per instabilità e risparmio nell’appoggio
dell’arto inferiore sinistro. Ha pure segnalato che i dolori compaiono già in
posizione seduta dopo circa 15-20 minuti. Ha poi segnalato la necessità di
una rivalutazione ortopedica, ed eventualmente una nuova RMN delle an-
che e del rachide L-S, per potersi determinare in merito all’opportuna tera-
pia e alla prognosi. Si è quindi espresso in merito all’incapacità lavorativa
dell’interessata – che ha ritenuto nulla dal 20 ottobre 2014 e del 50% dal 3
novembre 2014 – ma puntualizzato che una prognosi lavorativa sarebbe
stata possibile solo dopo accertamenti diagnostici e opportuna terapia.
2.3 Con annotazione del SMR del 22 gennaio 2015 (doc. A 30), il dott.
E._______, perito certificato SIM, specialista FMH in chirurgia, ha segna-
tamente indicato che erano in corso accertamenti e che pertanto era con-
sigliato sospendere la determinazione dell’incapacità lavorativa fino a com-
pletamento dell’istruttoria.
2.4 La dott.ssa F._______, specialista in medicina fisica e riabilitazione,
membro FMH, ha redatto una perizia di data 1° settembre 2015 sulla base
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della visita dell’interessata del 13 agosto 2015 (doc. A 49). Nella perizia ha
posto la diagnosi, con influsso sulla capacità lavorativa, di “cervico-toraco-
lombalgia su base degenerativa” e “sindrome miofasciale diffusa in verosi-
mile trend fibromialgico”. Si è poi espressa sull’incapacità lavorativa dell’in-
teressata a decorrere da gennaio del 2014 e, in particolare, ha ritenuto
l’assicurata inabile nella precedente attività in misura del 30%, da inten-
dersi come riduzione del rendimento lavorativo nell’arco di una giornata di
8 ore, a decorrere dal 19 marzo 2015 nonché totalmente abile in un’attività
sostitutiva adeguata rispettosa delle limitazione funzionali (cioè evitando
una posizione fissa in ortostatismo per periodi prolungati, un carico di pesi
superiori a 5 kg, e continue rotazioni o flessioni del tronco), dalla medesima
data, ossia dal 19 marzo 2015 (doc. A 49 pag. 6). Per quanto riguarda il
periodo precedente il 19 marzo 2015, l’esperta ha concluso che “in as-
senza di dati clinici sufficienti per valutare l’inabilità lavorativa precedente
al 19 marzo 2015”, confermava “le certificazioni eseguite dai colleghi a par-
tire dal 03.01.2014 al 18.03.2015”. Ha poi segnalato che vista la iperreatti-
vità allo stimolo doloroso e il trend fibromialgico emerso dalla visita, consi-
gliava una rivalutazione reumatologica specifica a completamento
dell’istruttoria.
2.5 Con rapporto finale SMR del 15 settembre 2015 (doc. A 50), il dott.
G._______, la cui specializzazione non è nota, ha ripreso la diagnosi prin-
cipale con influsso sulla capacità lavorativa e la conseguente incapacità
lavorativa a decorrere dal 14 marzo 2015, così come attestate dalla
dott.ssa F._______. Chiamato a determinarsi sull’incongruenza rilevata in
merito ai periodi d’incapacità lavorativa (doc. A 52), il medico SMR non ap-
pare avere fornito spiegazioni/chiarimenti al riguardo (doc. A 55).
3.
3.1 Con progetto di decisione del 17 settembre 2015 (doc. A 54), l’UAIE ha
comunicato al rappresentante dell’interessata di avere riconosciuto alla
medesima il diritto di percepire tre quarti di rendita dell’assicurazione per
l’invalidità dal 1° marzo 2015 (dopo un anno di attesa) fino al 30 giugno
2015 (tre mesi dopo il miglioramento avvenuto il 19 marzo 2015). A decorre
dal 1° luglio 2015 non avrebbe più avuto diritto ad alcuna rendita (cfr. foglio
di calcolo, doc. A 51).
3.2 Con atto del 12 ottobre 2015, l'interessata ha inoltrato le proprie osser-
vazioni al progetto di decisione. Ha contestato le conclusioni del SMR se-
condo cui vi sarebbe stato un miglioramento dello stato di salute. Ha alle-
gato diversa documentazione medica, in particolare il referto della dott.ssa
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H._______, medico chirurgo, specialista in medicina fisica e riabilitazione,
del 3 ottobre 2015, secondo cui l’incapacità lavorativa sarebbe totale, e
l’esito della visita neurologica presso il dott. I._______, specialista in neu-
rologia, del 10 ottobre 2015, da cui emerge l’esistenza di un’importante
componente fibromialgica. L’interessata ha pure chiesto di poter prendere
visione della perizia della dott.ssa F._______ (doc. A 60 e allegati).
Quest’ultima è stata trasmessa al rappresentante dell’interessata con
scritto del 27 ottobre 2015 (doc. A 62).
3.3 Nell’annotazione del SMR del 19 ottobre 2015, il dott. G._______ ha
ribadito la valutazione di cui al rapporto SMR del 17 settembre 2015 ed
indicato che la nuova documentazione medica non apportava nuovi ele-
menti medici che non erano già stati considerati e valutati nella perizia della
dott.ssa F._______ del 1° settembre 2015 (doc. A 61).
4.
4.1 Con scritto del 29 ottobre 2015, l’interessata, per il tramite del proprio
rappresentante, ha trasmesso un complemento alle proprie osservazioni
del 12 ottobre 2015. Ha in particolare contestato la determinazione dell’in-
capacità lavorativa – non sarebbe intervenuto alcun miglioramento del suo
stato di salute nel mese di marzo del 2015 – ed il raffronto dei redditi. Ha
chiesto, in sostanza, il riconoscimento di una rendita intera a causa di
un’inabilità lavorativa totale (doc. A 65).
4.2 Il 2 novembre 2015, l’autorità inferiore ha segnalato all’interessata, da
un lato, che considerava tardive le osservazioni presentate con scritto del
29 ottobre 2015 e, dall’altro lato, che al momento dell’emanazione della
decisione formale avrebbe potuto presentare ricorso dinanzi al Tribunale
amministrativo federale (doc. A 66).
5.
Il 23 novembre 2015, l'UAIE ha reso una decisione conforme al progetto di
decisione e riconosciuto il diritto dell’interessata a tre quarti di rendita d’in-
validità dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2015 (doc. A 67).
6.
L'8 gennaio 2016, l'interessata ha interposto ricorso dinanzi al Tribunale
amministrativo federale (TAF) contro la decisione dell'UAIE del 23 novem-
bre 2015. Ha contestato le conclusioni dell'autorità inferiore in particolare
con riferimento alle capacità/incapacità lavorative ritenute. La decisione im-
pugnata non sarebbe rispondente alla realtà dei fatti sia nella conclusione
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che nei calcoli. Ha concluso segnatamente alla concessione di una rendita
intera “anche” successivamente al 30 giugno 2015. Ha inoltre formulato
domanda d’assistenza giudiziaria nel senso della dispensa dal pagamento
delle spese processuali (doc. TAF 1).
7.
Con scritto del 4 febbraio 2016, la ricorrente ha trasmesso il formulario
"Domanda di gratuito patrocinio" nonché i relativi giustificativi (doc. TAF 7
e allegati).
8.
8.1 Con ordinanza del 5 febbraio 2016, questo Tribunale ha trasmesso
all'insorgente copia dell'incarto completo dell'autorità inferiore e accordato
alla medesima un termine fino al 26 febbraio 2016 per completare il ricorso
dell’8 gennaio 2016 e produrre la documentazione medica invocata nel
gravame (doc. TAF 6).
8.2 Il 24 febbraio 2016, la ricorrente – a complemento del suo ricorso – ha
prodotto la relazione medica dell’8 febbraio 2016 della dott.ssa J._______,
medico chirurgo, specialista in criminologia clinica, specialista in psichia-
tria, psicoterapeuta, dell'8 febbraio 2016, e ribadito le proprie conclusioni
ricorsuali (doc. TAF 9 e allegato).
9.
9.1 Nella risposta al ricorso del 6 aprile 2016, l'UAIE ha proposto l'ammis-
sione del ricorso, l'annullamento della decisione impugnata ed il rinvio degli
atti di causa all'amministrazione affinché venga proceduto conformemente
alla presa di posizione dell'Ufficio dell'assicurazione invalidità del Cantone
B._______ (Ufficio AI-B._______) del 5 aprile 2016 (doc. TAF 11).
9.2 L'Ufficio AI-B._______, in virtù dell’annotazione SMR del dott.
G._______ del 7 marzo 2016 allegata alla risposta, ha indicato la necessità
di retrocedere gli atti all’autorità inferiore al fine di espletare accertamenti
medici in ambito sia reumatologico, come già consigliato dalla dott.ssa
F._______ nella propria perizia del 1° settembre 2015, che psichiatrico alla
luce della documentazione trasmessa in sede ricorsuale. Inoltre, l’ammini-
strazione ha segnalato la necessità di una presa di posizione da parte del
consulente in integrazione in merito alla questione del gap salariale solle-
vata dall’insorgente.
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9.3 Invitata ad esprimersi, la ricorrente, con scritto del 19 aprile 2016, ha
indicato di concordare con la proposta dell'autorità inferiore di annullare la
decisione impugnata e di rinviare gli atti all’autorità inferiore al fine che la
stessa proceda agli ulteriori accertamenti indicati. Ha pure precisato di te-
nersi a disposizioni per l’effettuazione di ulteriori valutazioni medico peritali
sia dal profilo reumatologico che psichiatrico (doc. TAF 13).
10.
10.1 Riservate le eccezioni – non realizzate nel caso di specie – di cui
all'art. 32 LTAF, questo Tribunale giudica, in virtù dell'art. 31 LTAF in com-
binazione con l'art. 33 lett. d LTAF e l'art. 69 cpv. 1 lett. b LAI (RS 831.20),
i ricorsi contro le decisioni, ai sensi dell'art. 5 PA, rese dall'Ufficio dell'assi-
curazione per l'invalidità per gli assicurati residenti all'estero (UAIE).
10.2 In virtù dell'art. 3 lett. dbis PA, la procedura in materia di assicurazioni
sociali non è disciplinata dalla PA nella misura in cui è applicabile la LPGA
(RS 830.1). Giusta l'art. 1 cpv. 1 LAI, le disposizioni della LPGA sono ap-
plicabili all'assicurazione per l'invalidità (art. 1a-26bis e 28-70), sempre che
la LAI non deroghi alla LPGA.
10.3 Presentato da una parte direttamente toccata dalla decisione e avente
un interesse degno di protezione al suo annullamento o alla sua modifica
(art. 59 LPGA), il ricorso – interposto tempestivamente e rispettoso dei re-
quisiti previsti dalla legge (art. 60 LPGA nonché art. 52 PA) – è pertanto
ammissibile.
11.
11.1 Secondo l'art. 43 LPGA e l'art. 69 OAI (RS 831.201), l'UAIE esamina
le domande concernenti le prestazioni d'invalidità, intraprende d'ufficio i ne-
cessari accertamenti e raccoglie le informazioni di cui ha bisogno, in parti-
colare circa lo stato di salute del richiedente, la sua attività, la sua capacità
di lavoro e la sua idoneità all'integrazione.
11.2 Inoltre, giusta l'art. 49 lett. b PA, l'accertamento inesatto ed incompleto
dei fatti giuridicamente rilevanti è un motivo di ricorso.
12.
Nel caso di specie, l'oggetto litigioso è la determinazione delle patologie di
cui soffre la ricorrente rispettivamente la loro incidenza sulla capacità lavo-
rativa sia nell'attività abituale sia in un'eventuale attività sostitutiva ade-
guata.
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13.
13.1 La proposta dell'UAIE d'annullamento della decisione impugnata con
rinvio degli atti di causa all'amministrazione affinché la stessa proceda al
completamento dell’istruttoria, nel senso indicato nell’annotazione del SMR
del 7 marzo 2016, ed emani una nuova decisione impugnabile è condivisi-
bile.
13.2 Infatti, non è stata sufficientemente approfondita, con i necessari ac-
certamenti specialistici, la questione di sapere se le affezioni di cui soffre
la ricorrente giustificano la conclusione di cui alla decisione impugnata –
secondo cui l’insorgente ha una capacità lavorativa del 70% nell’attività
abituale a decorrere dal 19 marzo 2015 e dalla medesima data del 100%
in un’attività sostitutiva adeguata – o se la capacità lavorativa residua è
inferiore e legittima la concessione di una rendita superiore e per una du-
rata maggiore, come preteso dalla ricorrente. È sufficiente a tal proposito
rilevare che l’incapacità lavorativa basata sulle rilevate patologie della ri-
corrente non lo è stata in modo uniforme. Da un lato, la dott.ssa F._______
ha indicato nella perizia del 1° settembre 2015 un’incapacità lavorativa del
30% nell’attività abituale e dello 0% in un’attività sostitutiva adeguata e ciò
dal 19 marzo 2015 (doc. A 49 pag. 6), mentre dalla perizia medesima
emerge una totale incapacità lavorativa dal 22 aprile al 31 luglio 2015 (doc.
A 49 pag. 2), senza che tale discrepanza sia finora stata chiarita rispettiva-
mente adeguatamente spiegata (cfr. doc. A 52 e 55). Non è altresì dato
sapere perché sia stato ritenuto un miglioramento dello stato di salute
dell’insorgente nel mese di marzo 2015. Inoltre, la dott.ssa F._______ ha
consigliato essa stessa l'effettuazione di ulteriori approfondimenti, segna-
tamente una rivalutazione reumatologica specifica a completamento del
caso nel sospetto di fibromialgia (doc. A 49 pag. 6). Dal canto suo, il dott.
D._______ aveva espresso la necessità di una rivalutazione ortopedica,
ed eventualmente una nuova RMN delle anche e del rachide L-S (doc. B
36 pag. 4). Non è pertanto possibile allo stato attuale degli atti di causa
determinarsi in modo definitivo sulla questione della residua capacità lavo-
rativa dell’insorgente sulla base delle sole conclusioni di un medico del
SMR, la cui specializzazione non è nota e che propone peraltro egli stesso
in sede di ricorso, contrariamente a quanto sostenuto nel proprio rapporto
finale e nella presa di posizione in seguito alle osservazioni al progetto di
decisione, il completamento dell’istruttoria. Infine, dalla documentazione
trasmessa in fase ricorsuale risulta essere necessario un approfondimento
della patologia psichiatrica (cfr. referto medico allegato al doc. TAF 9),
come ritenuto anche nell’annotazione del SMR del 7 marzo 2016. Tutte
queste ulteriori indagini sono necessarie alfine di una determinazione con
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il necessario grado della verosimiglianza preponderante sulla residua ca-
pacità lavorativa della ricorrente. Va peraltro chiarita pure la questione di
sapere se – e in caso affermativo, in che misura – nel calcolo per il raffronto
dei redditi debba essere tenuto conto del gap salariale.
13.3 Da quanto esposto, discende che la decisione impugnata, fondata su
un accertamento insufficiente dei fatti giuridicamente rilevanti, incorre
nell'annullamento. Gli atti di causa vanno pertanto rinviati all'autorità infe-
riore affinché la stessa proceda al necessario ed indicato completamento
dell'istruttoria, riservato ogni ulteriore esame che l'evoluzione nel tempo
dello stato di salute dell'insorgente dovesse rendere necessario, ed emani
una nuova decisione.
13.4 Peraltro, e in siffatte circostanze, nulla – neppure la più recente giuri-
sprudenza del Tribunale federale di cui a DTF 137 V 210 (cfr. segnata-
mente il consid. 4.4.1.4) – si oppone al rinvio della causa all'autorità infe-
riore per completamento dell'istruttoria. In effetti, in assenza di tale istrutto-
ria complementare, non era, né è, possibile determinarsi con cognizione
ed il necessario grado della verosimiglianza preponderante, sulle affezioni
di cui soffre la ricorrente e la residua capacità lavorativa che ne consegue.
13.5 Occorre peraltro rilevare che nell'ambito dell'accertamento ancora da
esperire dall'autorità inferiore, a seguito del rinvio degli atti di causa, non
sussiste l'eventualità di una nuova decisione dell'UAIE a detrimento dell'in-
sorgente (cfr., sulla questione, DTF 137 V 314 consid. 3.2.4). In altri termini,
nell’ambito della nuova procedura dinanzi all’UAIE, la rendita di tre quarti
accordata alla ricorrente dal 1° marzo al 30 giugno 2015 è già definitiva-
mente acquisita perlomeno fino alla data della decisione impugnata (limite
di cognizione temporale nel caso di specie; cfr. sentenza del TAF C-
400/2015 del 13 maggio 2015 consid. 9.3). In tale contesto, resta aperta
solo la questione di sapere se gli ulteriori accertamenti sulla residua capa-
cità lavorativa siano suscettibili di giustificare una rendita maggiore e per
una durata superiore a quella già ritenuta. Una soppressione rispettiva-
mente diminuzione dei tre quarti di rendita accordati per tempo determinato
dal 1° marzo al 30 giugno 2015 non è ipotizzabile (cfr. sentenza del TAF C-
400/2015 del 13 maggio 2015 consid. 9.3 nonché relativi riferimenti), dal
momento che le patologie già accertate in procedura di prima istanza com-
portano sicuramente la concessione di tre quarti rendita dal 1° marzo al 30
giugno 2015, la ricorrente presentando perlomeno, al termine del periodo
di attesa, un grado medio d’invalidità di oltre il 60% a partire dal 1° marzo
2015 e fino al 30 giugno 2015 (tre mesi dopo l’evocato, ma non dimostrato,
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miglioramento del suo stato di salute). In altri termini, la ricorrente benefi-
cerà nella peggiore delle ipotesi – ossia quand’anche fosse accertato defi-
nitivamente al termine dell’istruttoria ancora da esperire, che nel mese di
marzo del 2015 è effettivamente intervenuto il miglioramento del suo stato
di salute ipotizzato nella decisione impugnata – di almeno tre quarti di ren-
dita dal 1° marzo al 30 giugno 2015.
14.
14.1 Visto l'esito della causa, non sono prelevate delle spese processuali
(art. 63 PA). La domanda di assistenza giudiziaria, nel senso della di-
spensa dal versamento delle spese processuali, è pertanto divenuta priva
d'oggetto.
14.2 Ritenuto che l'insorgente è rappresentata in questa sede da manda-
tario professionale, si giustifica altresì l'attribuzione di spese ripetibili (art.
64 PA in combinazione con l'art. 7 segg. del regolamento del 21 febbraio
2008 sulle tasse e sulle spese ripetibili nelle cause dinanzi al Tribunale
amministrativo federale [TS-TAF, RS 173.320.2] cfr. pure DTF 137 V 57
consid. 2 secondo cui la parte che ha presentato ricorso in materia d'asse-
gnazione o rifiuto di prestazioni assicurative è reputata vincente, dal profilo
delle ripetibili, anche se la causa è rinviata all'amministrazione per comple-
mento istruttorio e nuova decisione). La stessa, in assenza di una nota
dettagliata, è fissata d'ufficio (art. 14 cpv. 2 TS-TAF) in fr. 1'000.-, tenuto
conto del lavoro utile e necessario svolto dal rappresentante della ricor-
rente. L'indennità per ripetibili è posta a carico dell'UAIE.







(dispositivo alla pagina seguente)
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Per questi motivi, il Tribunale amministrativo federale pronuncia:
1.
Il ricorso è accolto nel senso che la decisione impugnata del 23 novembre
2015 è annullata e gli atti di causa sono rinviati all'UAIE affinché proceda
al completamento dell'istruttoria ed alla pronuncia di una nuova decisione
ai sensi dei considerandi.
2.
Non si prelevano spese processuali.
3.
La domanda di assistenza giudiziaria, nel senso della dispensa dal versa-
mento delle spese processuali, è divenuta priva d’oggetto.
4.
L'UAIE rifonderà alla ricorrente fr. 1'000.- a titolo di spese ripetibili.
5.
Comunicazione a:
– rappresentante della ricorrente (Atto giudiziario)
– autorità inferiore (n. di rif.; Raccomandata; allegata: copia della presa
di posizione della ricorrente del 19 aprile 2016 [doc. TAF 13])
– Ufficio federale delle assicurazioni sociali (Raccomandata)

Il presidente del collegio: La cancelliera:

Vito Valenti Anna Röthlisberger

Rimedi giuridici:
Contro la presente decisione può essere interposto ricorso in materia di
diritto pubblico al Tribunale federale, Schweizerhofquai 6, 6004 Lucerna,
entro un termine di 30 giorni dalla sua notifica, nella misura in cui sono
adempiute le condizioni di cui agli art. 82 e segg., 90 e segg. e 100 LTF. Gli
atti scritti devono contenere le conclusioni, i motivi e l’indicazione dei mezzi
di prova ed essere firmati. La decisione impugnata e – se in possesso della
parte – i documenti indicati come mezzi di prova devono essere allegati
(art. 42 LTF).
Data di spedizione: